FUSIONE A CERA PERSA
Vi diamo il benvenuto in un percorso attraverso le diverse fasi di realizzazione di un’opera d’arte con la tecnica della fusione a cera persa, un viaggio fotografico che vuole essere un invito a fare esperienza, conoscendo i luoghi in cui fondiamo con le stesse procedure, abilità e tecniche da oltre cent’anni.
I tratti distintivi delle opere fuse nella Fonderia Artistica Cubro parlano dell’autentica simbiosi tra l’espressione artistica e intuitiva dello scultore e la capacità professionale dei nostri fonditori.
Mai nessuna opera è stata e sarà uguale ad un’altra. La materia è sostanta viva ed ogni intervento umano è esclusivo ed inedito.
Modello e Calco
L’esigenza creativa è millenaria e da sempre, in fatto di fusione, si concretizza dapprima in un modello: lo scultore, il designer o, più in generale l’artista esegue il suo ed è in questa fase che lo incontriamo. Questo sarà di gesso, oppure in legno, in creta o plastilina, o ancora in marmo o qualsiasi altro materiale più adatto ad esprimere l’idea. Il modello, che potrà essere realizzato anche in 3D, diviene forma e preludio dell’immortale bellezza che la fusione in bronzo, o più in generale in metallo, è in grado di comunicare.


Modello e Calco
L’esigenza creativa è millenaria e da sempre, in fatto di fusione, si concretizza dapprima in un modello: lo scultore, il designer o, più in generale l’artista esegue il suo ed è in questa fase che lo incontriamo. Questo sarà di gesso, oppure in legno, in creta o plastilina, o ancora in marmo o qualsiasi altro materiale più adatto ad esprimere l’idea. Il modello, che potrà essere realizzato anche in 3D, diviene forma e preludio dell’immortale bellezza che la fusione in bronzo, o più in generale in metallo, è in grado di comunicare.



Tutto ha inizio quando, sul modello, si predispone lo stampo in gomma siliconica: il pennello scorre sulle forme e le riveste di un primo strato estremamente sensibile e sottile che l’avvolge totalmente. Su questo, ormai essiccato, si applicherà manualmente altra gomma siliconica, più pastosa, che inizierà a dare solidità alla struttura dell’impronta.
In questa fase, l’artigiano utilizzerà tutto il sapere che l’esperienza gli ha fornito, cogliendo ogni dettaglio, anche minimo, che permetterà di ottenere una riproduzione fedele al progetto. Precisione ed estrema attenzione sono le parole d’ordine.




Il lavoro passerà sui banchi dove verranno adagiate le controforme in gesso e collocati al suo interno i calchi in silicone.


Il lavoro passerà sui banchi dove verranno adagiate le controforme in gesso e collocati al suo interno i calchi in silicone.



Riproduzione in cera
Inizia una nuova fase: il fonditore si appresta alla riproduzione dell’opera in cera. Con gesti precisi e continui, in una ritrovata empatia con l’artista e la sua opera, l’artigiano pennellerà di cera liquida l’intero calco in silicone.
Ogni suo gesto, in questa fase, determinerà le caratteristiche della superficie della cera che, a sua volta, trasferirà al bronzo.




È arrivato il momento di chiudere i tasselli e la gomma siliconica rivestita di cera con delle graffe di ferro, ricostruendo così lo stampo.
Quest’ultimo viene ora riempito di altra cera liquida, detta pece greca, che si verserà e sverserà più volte e repentinamente, a seconda dello spessore del bronzo, minore o maggiore, che si vorrà ottenere. Ancora un passaggio, questo, in cui l’opera finale suggerisce alla sensibilità dell’artigiano la via da seguire.
Lo spessore della cera, infatti, con i suoi dettagli peculiari, corrisponderà allo spessore del metallo, perchè tutto ciò che in questa fase è in cera, in una fase successiva sarà poi in metallo.


È arrivato il momento di chiudere i tasselli e la gomma siliconica rivestita di cera con delle graffe di ferro, ricostruendo così lo stampo. Quest’ultimo viene ora riempito di altra cera liquida, detta pece greca, che si verserà e sverserà più volte e repentinamente, a seconda dello spessore del bronzo, minore o maggiore, che si vorrà ottenere. Ancora un passaggio, questo, in cui l’opera finale suggerisce alla sensibilità dell’artigiano la via da seguire. Lo spessore della cera, infatti, con i suoi dettagli peculiari, corrisponderà allo spessore del metallo, perchè tutto ciò che in questa fase è in cera, in una fase successiva sarà poi in metallo.



Il successivo passaggio sarà anch’esso fondamentale: il fonditore darà l’anima alla forma cava, determinando la qualità della fusione.
Un composto di terra refrattaria rossa, gesso scagliola e acqua formerà un impasto liquido che verrà colato all’interno dello stampo, riempiendo tutto il vuoto. Solidificandosi, l’anima prenderà il negativo della scultura.




Ritocco
Una volta liberata dai tasselli e spogliata dell’impronta negativa in silicone, la scultura in cera si svela agli occhi e si predispone per interventi di ritocco ed eventuali modifiche.
Particolari utensili, stecchi in legno di bosso, raspe e ferri specifici, ma soprattutto le mani dell’artista e dell’artigiano sotto le sue indicazioni, consegneranno una scultura in cera perfetta e pronta per la fase successiva: la predisposizione dei canali di colata.


Ritocco
Una volta liberata dai tasselli e spogliata dell’impronta negativa in silicone, la scultura in cera si svela agli occhi e si predispone per interventi di ritocco ed eventuali modifiche.
Particolari utensili, stecchi in legno di bosso, raspe e ferri specifici, ma soprattutto le mani dell’artista e dell’artigiano sotto le sue indicazioni, consegneranno una scultura in cera perfetta e pronta per la fase successiva: la predisposizione dei canali di colata.



Canali di colata
Come scorre il metallo liquido dentro la forma, coma fa a raggiungere ogni più recondito spazio, ciascun minuzioso dettaglio? Grazie all’utilizzo dei cosiddetti “canali” o “canule” di colata applicati con mano ferma e disposti insieme lungo tutta la superficie della scultura, con sapiente strategia, in modo tale da non lasciare alcun punto scoperto all’arrivo del metallo.




Formatura e Cottura
La scultura, adesso, è pronta a lasciarsi nascondere sotto una copertura esterna di terra refrattaria, che la ingloba e la prepara a ricevere il metallo fuso. Dapprima con un pennello e poi, man mano che la terra si solidifica, con le sue stesse mani, il fonditore ricopre interamente e opportunamente ogni cosa, canali compresi. La forma è pronta per andare in forno: ad una temperatura che arriva gradualmente fino a 600°, in un tempo di circa dieci giorni, la terra dovrà cuocersi e la cera dovrà “perdersi”, lasciando uno spazio vuoto che poi il metallo andrà a riempire. Da qui la tecnica prende il nome di fusione “a cera persa”.


Formatura e Cottura
La scultura, adesso, è pronta a lasciarsi nascondere sotto una copertura esterna di terra refrattaria, che la ingloba e la prepara a ricevere il metallo fuso. Dapprima con un pennello e poi, man mano che la terra si solidifica, con le sue stesse mani, il fonditore ricopre interamente e opportunamente ogni cosa, canali compresi. La forma è pronta per andare in forno: ad una temperatura che arriva gradualmente fino a 600°, in un tempo di circa dieci giorni, la terra dovrà cuocersi e la cera dovrà “perdersi”, lasciando uno spazio vuoto che poi il metallo andrà a riempire. Da qui la tecnica prende il nome di fusione “a cera persa”.



Fusione
I pani di bronzo sono già nel forno fusorio, inseriti poco alla volta a seconda della quantità che ne occorrerà. Si sciolgono in virtù di un calore che arriva a 1.300°, svelando così la loro natura fluida e incredibilemente liquida.
Quando viene colato dalla bocca del forno alla siviera opportunamente scaldata, alla vista il metallo infuocato incanta per la sua severa natura e vitale energia.









Sterramento e Pulitura
La fase successiva è quella dello sterramento, ovvero la demolizione dell’involucro esterno della forma e lo svuotamento della terra di fusione interna, con successiva pulitura: la scultura è libera da ogni residuo e mostra impudica tutta la sua bellezza. L’estro dell’artista, la sua visione lungimirante unita al lavoro incessante e abile degli artigiani, adesso fa mostra di sè al mondo dichiarando la sua natura immortale.




Cesello e Patina
La scultura verrà rifinita e cesellata a perfetta regola d’arte, unendo eventuali parti sezionate precedentemente. È il momento degli ultimi ritocchi, lo scultore o il cesellatore potrà intervenire per l’ultima volta e per gli ultimi dettagli o per la firma. La scultura è pronta per la patina, a caldo o a freddo, che attraverso specifiche reazioni chimiche, restituirà ciò che è l’intento e il progetto dell’artista.


Cesello e Patina
La scultura verrà rifinita e cesellata a perfetta regola d’arte, unendo eventuali parti sezionate precedentemente. È il momento degli ultimi ritocchi, lo scultore o il cesellatore potrà intervenire per l’ultima volta e per gli ultimi dettagli o per la firma. La scultura è pronta per la patina, a caldo o a freddo, che attraverso specifiche reazioni chimiche, restituirà ciò che è l’intento e il progetto dell’artista.


